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Il 2009 non è stato solo l'anno simbolico che ha segnato il primo decennio dalla scomparsa di Fabrizio De André, ma è anche stato il quarantesimo anniversario del suo capolavoro, l'opera che più di tutti lui ha amato. La Buona Novella è l'album che De André ha concepito all'indomani della febbre del sessantotto, suscitando le inevitabili critiche di qualunquismo da una parte e di lesa divinità dall'altra. 

Col filtro degli anni appare nella sua interezza un'opera di grande poesia e di un'intima spiritualità, rivoluzionaria quanto religiosa, ambiziosa nella sua struttura musicale corale e di ampio respiro. La Polifonica Santa Cecilia e il Circolo Musicale Laborintus rendono omaggio a questo lavoro con la sua prima produzione realizzata in Sardegna col patrocinio della Fondazione De André.

 

Il coro della Polifonica Santa Cecilia e l'Ensemble Laborintus hanno il supporto della voce solista di Carlo Doneddu, uno dei più interessanti cantautori sardi della nuova generazione. Gli arrangiamenti di Gabriele Verdinelli ricalcano fondamentalmente quelli originali e fondamentale complemento alla serata sono le letture di estratti dai Vangeli apocrifi (che ispirarono la scrittura delle canzoni) realizzate dall'attrice Maria Antonietta Azzu.

 

Ensemble Laborintus Angelo Vargiu clarinetto, Graziano Solinas fisarmonica, Alessio Ferreri piano, Antonio Pitzoichitarre, Lorenzo Sabattini basso, Andrea Lubino batteria.

Maria Antonietta Azzu voce recitante

Carlo Doneddu voce solista

Coro dell'Associazione Polifonica Santa Cecilia i Sassari

direzione e arrangiamenti Gabriele Verdinelli

La Buona novella di Fabrizio De Andrè

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